Per la rubrica #laparolaaltruciolo, oggi incontriamo Fabrizio, 43 anni, che ci spiega le differenze tra i vari materiali costruttivi di un mobile di qualità.
Quando si parla di mobili in massello, generalmente si intende che il prodotto è prevalentemente costituito da legno massello (esempio nei piani e nelle ante) mentre le parti strutturali (esempio i fianchi di sostegno) vengono realizzati utilizzando legni compositi, come il multistrato e il listellare di diversi spessore. Questo non significa meno valore o risparmio, vediamo perché.
Il multistrato e il listellare sono pannelli stratificati composti da un numero dispari di strati disposti a venatura incrociata ed incollati tra loro mediante colla melaminica: l’incrocio fa sì che la resistenza del materiale sia uniforme in tutte le direzioni, perché la resistenza del legno lungo le venature non si manifesta ugualmente in tutte le direzioni. Questa procedura, ci spiega Fabrizio, serve per conferire al mobile un’elevata stabilità strutturale e meccanica che non sarebbe altrimenti raggiungibile utilizzando il massello in spessori inferiori a 5-6 cm. Si tratta dunque di una scelta funzionale per la qualità del mobile. I pannelli stratificati vengono poi impiallacciati con una radica sulla superficie esterna che riprende il massello utilizzato nelle altre parti del mobile.
Il risultato sono mobili perfettamente equilibrati e difficilmente soggetti a deformazioni e avvallamenti.
Se volete saperne di più su come riconoscere quando un mobile è artigianale continuate a seguire la nostra rubrica.
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